Regione Lombardia, con DGR X/4084 del 25/09/15, ha approvato il PROGETTO MINIBOND con un plafond di 300 milioni di euro, come canale alternativo a quello tradizionale bancario per facilitare l’accesso al credito delle imprese lombarde in modo da finanziare i propri piani di investimento. Il 15 febbraio 2016 è stato pubblicato l’avviso per gli investitori, mentre il 18 febbraio 2016 è stato pubblicato l’avviso alle imprese.
L’operazione
L’obiettivo principale dell’iniziativa è quello di supportare il finanziamento di nuovi investimenti. Finlombarda S.p.A. si occupa di sostenere le imprese lombarde ritenute idonee nel finanziare i propri piani di investimento attraverso l’emissione di Minibond, mediante l’acquisto di quote (fino al 40%) delle obbligazioni emesse. Nello stesso tempo, coinvolgendo anche operatori finanziari privati che operano nel mercato dei capitali, punta a ingenerare un effetto moltiplicativo. Inoltre, le imprese verranno sostenute attraverso la riduzione dei costi di emissione (voucher fino a € 30mila) e l’assistenza gratuita nel processo di emissione qualora l’emittente lo richieda.
Dotazione finanziaria
Plafond per l’emissione di Minibond: 300 Milioni di euro, di cui 120 Mln € a valere su risorse di Finlombarda S.p.A. e 180 Mln € su risorse di Investitori Istituzionali convenzionati.
Destinatari
Società di capitali con un fatturato non inferiore a 5 mln di euro
Caratteristiche del Minibond
- durata: 3/7 anni
- modalità di rimborso: bullet o amortising
- taglio: tra 1 e 20 mn di €
- condizioni di emissione: cedola tra 2,75% e 7%
4 sono le motivazioni dell’emissione
Crescita interna dell’azienda, ristrutturazione delle passività dell’impresa (soprattutto per le grandi imprese), strategie di crescita esterna tramite acquisizioni, fabbisogno di alimentare il ciclo di cassa del capitale circolante.
Il Voucher
Per il contenimento degli oneri connessi all’emissione del Minibond, è previsto il Voucher, la cui dotazione complessiva è pari a 2,5 milioni di euro. Riduce i costi di emissione, contribuendo fino a un massimo di 30.000 euro con riferimento a costi legali, di quotazione e di revisione del bilancio di esercizio. Si tratta di un contributo a fondo perduto.
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