Milano, 23 dicembre 2020 – «Le continue ipotesi di costituzioni di elenchi per ogni attività sussidiaria alla PA rappresentano un eccesso di burocrazia e un enorme aggravio degli oneri che stride con l'esigenza di semplificazione richiesta, in questo momento, dal Paese», dichiara Marcella Caradonna, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano.
«Per questo motivo – continua Caradonna – non comprendiamo le ragioni della proposta di legge avanzata dai deputati Colletti Berardini, Caretta, Penna recante le “Modifiche alla legge 31 dicembre 2012, n. 247, in materia di specializzazione e di accesso alla professione forense, nonché delega al governo per il riordino della disciplina in materia di difesa tecnica affidata a professionisti diversi dagli avvocati. In essa si prevede un esame aggiuntivo a quello di abilitazione alla professione di dottore commercialista per poter esercitare alcune attività, come ad esempio, in ambito concorsuale e nel contenzioso tributario, che sono già materie specifiche della preparazione richiesta per l'esame di abilitazione professionale stesso. Credo che la preoccupazione e l'attenzione del Legislatore non debba rivolgersi a coloro che sono già iscritti a un albo professionale che impone regole deontologiche e formazione professionale continua, quanto più concentrarsi sulle tante, troppe, figure consulenziali in ambito economico che, non disciplinate, affiancano cittadini e imprese senza alcun controllo effettivo previsto dalla normativa. Si pensi ad esempio – prosegue Caradonna – alle tematiche in materia di contenzioso bancario o le patologie generate nell'affiancamento alle persone indebitate (e quindi più deboli) nelle pratiche di gestione della crisi da sovraindebitamento.
Esistono già molte specializzazioni negli ambiti in cui operano i professionisti – sottolinea la Presidente – ma non possiamo condividere questa tendenza al far prevalere la forma sulla sostanza che è la base dell'eccesso di burocrazia che stiamo vivendo. Invito, quindi, gli estensori della proposta di legge a una riflessione in tal senso eliminando la creazione di ulteriori vincoli che danno vita a inutili costi, prevedendo, invece, la valorizzazione di chi l'esame di stato l'ha sostenuto rispetto a coloro che non sono iscritti ad alcun Albo. In senso più ampio, ritengo che il momento sia così delicato che sarebbe invece assolutamente utile e strategico, per la tutela dei cittadini in ambito economico (fondamentale oggi quanto quello legale e sanitario) prevedere specifiche riserve di legge in virtù delle quali possano operare solo coloro che hanno effettuato un percorso formativo che li ha condotti a essere iscritti ai nostri Ordini. Sono certa che una simile impostazione sarebbe molto più utile alla crescita del Sistema Italia rispetto a una parcellizzazione della professione in tanti rivoli», conclude Marcella Caradonna, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano.
Si segnala che il CS è stato ripreso dalle seguenti Agenzie:
Giustizia: commercialisti Milano, no pdl M5s su abilitazioni
Caradonna, 'specializzazione extra è solo eccesso burocrazia'
(ANSA) - ROMA, 23 DIC - Le "continue ipotesi di costituzioni
di elenchi per ogni attività sussidiaria alla Pubblica
amministrazione rappresentano un eccesso di burocrazia e un
enorme aggravio degli oneri che stride con l'esigenza di
semplificazione richiesta, in questo momento, dal Paese: a
pensarla così la presidente dell'Ordine dei commercialisti di
Milano Marcella Caradonna, che afferma di "non comprendere le
ragioni" della proposta di legge a prima firma del deputato del
M5s Andrea Colletti, "in materia di specializzazione e di
accesso alla professione forense, nonché delega al governo per
il riordino della disciplina in materia di difesa tecnica
affidata a professionisti diversi dagli avvocati. In essa -
evidenzia - si prevede un esame aggiuntivo a quello di
abilitazione alla professione di commercialista, per poter
esercitare alcune attività, come ad esempio, in ambito
concorsuale e nel contenzioso tributario, che sono già materie
specifiche della preparazione richiesta per l'esame di
abilitazione professionale stesso". Caradonna invita "gli
estensori della proposta di legge a una riflessione, eliminando
la creazione di ulteriori vincoli che danno vita a inutili
costi, prevedendo, invece, la valorizzazione di chi l'esame di
stato l'ha sostenuto, rispetto a coloro che non sono iscritti ad
alcun Albo", si chiude la nota. (ANSA).
YM6-TL
2020-12-23 11:03