Competitività globale, facilità e velocità con cui qualsiasi impresa imita, o tenta di imitare, i propri concorrenti, mercati in cui la domanda pretende prezzi sempre più bassi (anche a causa delle ridotte risorse finanziarie delle famiglie in tempi di crisi come l’attuale), sono tutti elementi che richiedono flessibilità, innovazione continua, efficienza estrema, coinvolgimento delle persone che lavorano, leadership collaborativa, strategie sempre più complesse finalizzate a ottenere sostenibili vantaggi competitivi preservando le caratteristiche che rendono distinguibile la propria imprese dalle altre. Non parliamo poi dell’evoluzione tecnologica che sta letteralmente cambiando non solo la produzione di beni e servizi, ma anche il modo di vivere e di lavorare. Tutte cose alla apparenza ovvie, sentite ormai centinaia di volte, eppure ancora assistiamo al fallimento di migliaia di imprese che di tutto ciò non tengono conto. Il legislatore italiano si è accorto di questi cambiamenti e ha dato il suo contributo per spingere le imprese nella giusta direzione, o quanto meno per farle riflettere. Si pensi alle norme sul welfare e, oggetto di questo quaderno, sul “lavoro agile”. Fatta bene o fatta male la norma c’è, ed è un bene che ci sia perché altrimenti certi argomenti, come innovazione, efficienza, strategia, organizzazione, coinvolgimento di cui dicevamo prima, non sarebbero mai balzati alla ribalta e sarebbero rimasti patrimonio delle sole grandi imprese. Ora sta a noi professionisti dar fondo a tutte le nostre conoscenze per divulgare il modo migliore di mettere in pratica gli strumenti legislativi che abbiamo a disposizione, per questo, con la presente opera, ci si prefigge di offrire una panoramica generale di questo strumento per renderlo davvero operativo.