La principale criticità che si trova ad affrontare una Start-up è senz’altro il reperimento dei finanziamenti necessari per l’avvio dell’attività e quindi la nascita e lo sviluppo dell’impresa nella delicatissima fase in cui ci sono costi da sostenere, magari anche ingenti, mentre i ricavi sono ancora di là da venire.
Non è molto diversa la situazione per le PMI, quando si voglia ad esempio finanziare lo sviluppo di un nuovo ramo d’azienda, di un nuovo prodotto o di nuovi mercati internazionali senza essere in grado di fornire quelle “garanzie” che il sistema bancario tradizionale ancora richiede come indispensabili per la concessione di finanza a debito.
In assenza di supporto dal sistema bancario, la maggior parte degli imprenditori finanzia le proprie iniziative imprenditoriali con risparmi personali e prestiti – di più o meno modesta entità – concessi da familiari ed amici: gli americani definiscono queste imprese “underfunded”, noi le chiamiamo sottocapitalizzate ma la ricetta per il disastro è la stessa, come dimostrano i dati di CB Insights sulle principali motivazioni di insuccesso delle Start-up.
Non è molto diversa la situazione per le PMI, quando si voglia ad esempio finanziare lo sviluppo di un nuovo ramo d’azienda, di un nuovo prodotto o di nuovi mercati internazionali senza essere in grado di fornire quelle “garanzie” che il sistema bancario tradizionale ancora richiede come indispensabili per la concessione di finanza a debito.
In assenza di supporto dal sistema bancario, la maggior parte degli imprenditori finanzia le proprie iniziative imprenditoriali con risparmi personali e prestiti – di più o meno modesta entità – concessi da familiari ed amici: gli americani definiscono queste imprese “underfunded”, noi le chiamiamo sottocapitalizzate ma la ricetta per il disastro è la stessa, come dimostrano i dati di CB Insights sulle principali motivazioni di insuccesso delle Start-up.