
Il presente documento di lavoro si pone lo scopo di fornire una disamina giuridica volta ad analizzare le indagini avviate dalla Guardia di Finanza (GdF) verso la fine del 2023 nei confronti di contribuenti rientranti nella categoria dei cd. “frontalieri” dipendenti, residenti in Italia, al contempo soci (unici o, comunque, detentori di quote rilevanti) di una società a garanzia limitata (Sagl) con sede in Svizzera, rispettivamente nel Cantone Ticino. Nello specifico, l’attività d’indagine è volta a disconoscere lo status di lavoratore frontaliero (così come definito dagli Accordi sulla fiscalità dei frontalieri siglati tra Italia e Svizzera nel 1974 e nel 2020), con conseguente modifica del trattamento fiscale.
Secondo la teoria seguita dall’autorità italiana, qualora il frontaliere abbia costituito una Sagl sul territorio svizzero (risp. ticinese), come detto, detenendo una quota rilevante, e ne risulti dipendente, lo schema realizzato andrebbe disconosciuto e riqualificato. Non si tratterebbe, infatti, ad avviso dell’Italia, di un rapporto di dipendenza, bensì il lavoratore dipendente/socio produrrebbe un reddito assimilato a quello di lavoro dipendente ai sensi dell’art. 50 art.1 comma c-bis) del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) . Ciò comporterebbe una riqualificazione del reddito realizzato con conseguenze di non poco rilievo in termini di imposte da pagare e relative sanzioni, derivanti anche dalla circostanza che, mentre il lavoratore frontaliero non è tenuto alla presentazione della dichiarazione dei redditi, il titolare di reddito assimilato a quello di lavoro dipendente non è esonerato da tale adempimento sicché si configurerebbe un illecito comportamento (omessa presentazione della dichiarazione) che potrebbe avere, in taluni casi, addirittura risvolti penali. Oltre all’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, si aggiungerebbe anche l’omessa/incompleta presentazione del quadro RW relativamente all’eventuale conto corrente detenuto in Svizzera e sul quale viene accreditato lo stipendio.
Questo documento, dopo aver analizzato i presupposti sui quali tale attività viene intrapresa, intende affrontare la questione attraverso l’analisi della fattispecie evidenziando le criticità dell’interpretazione proposta dai verificatori.