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Comunicati stampa - 21/12/2020

<<Aprire le urne elettorali per migliaia di professionisti nel pieno della seconda ondata di pandemia sarebbe un atto di irresponsabilità istituzionale; per questo chiediamo alle autorità statali – a cominciare dai ministeri vigilanti – e a quelle regionali di intervenire con urgenza per sospendere le elezioni degli Ordini di novembre>>.

È l’appello lanciato dai presidenti dell’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili milanese, Marcella Caradonna, e dal presidente dell’Ordine lombardo  dei giornalisti, Alessandro Galimberti, alla vigilia delle consultazioni per il rinnovo dei rispettivi Consigli.

Nei giorni scorsi i due Ordini hanno presentato un’istanza urgente alla Presidenza del Consiglio, al ministero della Giustizia (vigilante) e a quello delle Salute, oltre alla Presidenza della regione Lombardia e all’assessorato Welfare, per chiedere un intervento urgente di chiarificazione anche alla luce delle nuove restrizioni sanitarie contenute nel Dpcm e nelle ordinanze regionali.

<<Mentre a Milano le preoccupazioni per la diffusione esponenziale del coronavirus sono ormai  tornate ai livelli massimi della scorsa primavera, e con il sistema sanitario già in piena fase critica - dicono Galimberti e Caradonna in una nota congiunta –è impensabile chiamare alle urne migliaia di professionisti incuranti dei gravissimi rischi a cui verrebbero esposti, per non parlare dell’esposizione di scrutatori e del personale dedicato alla consultazione>>.  

Le elezioni dei commercialisti sono fissate per il 5 e 6 novembre, mentre quelle dei giornalisti inizierebbero l’8 (periodi ancora coperti dai divieti del Dpcm del 18 ottobre scorso), e dovrebbero proseguire il 15/16 e, per l’eventuale ballottaggio, il 22 e 23 novembre.  

<<Il voto è un diritto inalienabile degli iscritti ai nostri Ordini (22.750 giornalisti, 9.500 commercialisti, ndr) ma aprire le urne in un momento drammatico come questo significherebbe,  tra l’altro negare di fatto il diritto a scegliere i propri rappresentanti. Anche  se la motivazione principale per la richiesta di sospensione/rinvio  - aggiungono i presidenti – resta la tutela della salute dei colleghi, tema non negoziabile per nessuna ragione>>.

Covid: giornalisti e commercialisti,rinviare elezioni ordini

'Urne nel pieno della seconda ondata atto irresponsabilità'

(ANSA) - MILANO, 22 OTT -    "Aprire le urne elettorali per
migliaia di professionisti nel pieno della seconda ondata di
pandemia sarebbe un atto di irresponsabilità istituzionale: per
questo chiediamo alle autorità statali - a cominciare dai
ministeri vigilanti - e a quelle regionali di intervenire con
urgenza per sospendere le elezioni degli Ordini di novembre". È
l'appello lanciato dai presidenti dell'Ordine dei commercialisti
ed esperti contabili milanese, Marcella Caradonna, e dal
presidente dell'Ordine lombardo dei giornalisti, Alessandro
Galimberti, alla vigilia delle rispettive elezioni.
    Nei giorni scorsi i due ordini hanno presentato un'istanza
urgente alla Presidenza del Consiglio, al ministero della
Giustizia (vigilante) e a quello delle Salute, oltre alla
presidenza della Regione Lombardia e all'assessorato al Welfare,
per chiedere un intervento urgente di chiarificazione anche alla
luce delle nuove restrizioni sanitarie contenute nel Dpcm e
nelle ordinanze regionali: "Mentre a Milano le preoccupazioni
per la diffusione esponenziale del Coronavirus sono ormai 
tornate ai livelli massimi della scorsa primavera, e con il
sistema sanitario già in piena fase critica - dicono Galimberti
e Caradonna in una nota congiunta -è impensabile chiamare alle
urne migliaia di professionisti incuranti dei gravissimi rischi
a cui verrebbero esposti, per non parlare dell'esposizione di 
scrutatori e del personale dedicato alla consultazione". 
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