In questa direzione e con questi tempi stringenti su un cambiamento che inciderà non solo sulla gestione di questa fase critica ma su tutta la vita delle aziende dei prossimi anni, l’Ordine degli Avvocati di Milano e l’Ordine dei Commercialisti di Milano hanno scelto di costituire un Gruppo composto da Maddalena Arlenghi, Carlo Alberto Giovanardi, Luca Faustini, Gian Carlo Sessa, Giovanna Rango, Marcella Caradonna, Giannicola Rocca, Corrado Ferriani, Marzia Provenzano, Francesco Perrini, Giuseppe Munafò e Roberto Spada.
L’obiettivo è dare un contributo che nasce dalle rispettive competenze per aiutare il Governo in questa fase decisiva. Il documento propositivo che ne è nato è stato inviato ieri sera alla Ministra della Giustizia. Prof. Marta Cartabia, alla Commissione Ministeriale per le proposte di interventi normativi al Codice della crisi d’impresa e all’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia. Un documento che indica alcune strade per una rivoluzione gentile nella gestione positiva della crisi d’impresa.
“Siamo di fronte ad una crisi epocale”, afferma il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, Vinicio Nardo, “che colpisce l’economia e quindi la società italiana con la pandemia, ma che nasce da problemi antichi allevati ben prima del covid-19 anche da una normativa sulla gestione delle crisi aziendali che ha alimentato in parte un mercato meno competitivo di quello di altri Paesi. Come per moltissime altre situazioni, che coinvolgono noi avvocati e quindi tutti i cittadini e tutte le imprese, adesso abbiamo l’opportunità unica di correggere errori storici per favorire il rilancio per uscire da questa crisi, ma in realtà per rimettere in moto un Paese finalmente sui binari giusti. Per questo abbiamo fatto squadra con gli amici Commercialisti per dare un nostro aiuto al lavoro di enorme responsabilità che sta facendo il Governo in questo momento, consapevoli che non sono solo i soldi dell’Europa in gioco ma l’occasione unica, che abbiamo solo adesso, di cambiare il nostro Paese per i prossimi 50 anni e non per i 5 del PNRR e del recovery fund.”
“Siamo molto soddisfatti dell’entusiasmo con cui i colleghi hanno aderito a farsi portatori delle istanze del nostro territorio verso il Legislatore” dichiara Marcella Caradonna, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano. “Dal documento, infatti, emerge con evidenza – continua Caradonna - la forte preoccupazione per l’introduzione di una riforma non idonea al contesto, e
soprattutto, vengono spiegate, con spirito costruttivo, nel dettaglio le motivazioni della richiesta del rinvio e le aree di potenziali intervento”.
L’analisi e le proposte di riforma avanzate sono state ispirate ad una serie di cambiamenti di prospettiva che verrebbero incontro alle imprese e quindi ai lavoratori e al futuro del Paese. In particolare: la rivalutazione dell’impresa come bene sociale, la rilettura della crisi aziendale con una cultura aziendalistica oltre che legale, la protezione del valore della continuità aziendale, l’attenzione ai capitali non finanziari delle imprese, la riconsiderazione della liquidazione fallimentare dimostratasi inefficiente rispetto al suo reale valore residuale, la revisione di una disciplina della crisi che non scoraggi il rischio d’impresa e quindi l’economia e, infine, la priorità ad una gestione delle crisi aziendali che non distragga l’attenzione dall’economia criminale che cresce nelle patologie ordinarie attuali.
Le proposte del Gruppo dei due Ordini professionali inviate al Ministero sono numerose e molto puntuali, nella chiave di una rivisitazione radicale dell’approccio alla crisi d’impresa. Tra le molte strade tracciate da Avvocati e Commercialisti milanesi alcune nello specifico potrebbero rappresentare una rivoluzione gentile ma fondamentale per tutta l’economia italiana: l’aumento delle soglie di fallibilità, la previsione di misure antiriciclaggio più stringenti ed efficaci, alcune modifiche essenziali dell’istituto del concordato preventivo e l’eliminazione dei sistemi presuntivi di quantificazione del danno.
Hanno ripreso la notizia le seguenti Agenzie:
Giustizia: Ordini di Milano inviano proposte crisi d'impresa
Avvocati e Commercialisti hanno scritto a ministra Cartabia
(ANSA) - MILANO, 10 GIU - L'Ordine degli avvocati e
l'Ordine dei commercialisti di Milano hanno inviato ieri sera
"alla Ministra della Giustizia, Prof.ssa Marta Cartabia, alla
Commissione Ministeriale per le proposte di interventi normativi
al Codice della crisi d'impresa e all'Ufficio Legislativo del
Ministero della Giustizia" un documento "che indica alcune
strade per una rivoluzione gentile nella gestione positiva della
crisi d'impresa".
La pandemia e la crisi economica, si legge in un comunicato
degli Ordini, "stanno obbligando il Governo e il Parlamento a
rivedere le regole del gioco delle crisi di impresa" e il nuovo
"codice della crisi dovrebbe entrare in vigore il 1° settembre
2021 ed entro oggi 10 giugno verrà presentata dal Gruppo
costituito dall'Ufficio Legislativo la relazione al Ministero
della Giustizia per la modifica del testo attuale del codice".
"Siamo di fronte ad una crisi epocale", afferma il presidente
dell'Ordine degli Avvocati di Milano, Vinicio Nardo, "che
colpisce l'economia e quindi la società italiana con la
pandemia, ma che nasce da problemi antichi allevati ben prima
del covid-19".
"Siamo molto soddisfatti dell'entusiasmo con cui i colleghi
hanno aderito a farsi portatori delle istanze del nostro
territorio verso il Legislatore", spiega Marcella Caradonna,
presidente dell'Ordine dei Commercialisti e degli Esperti
Contabili di Milano. Tra le strade tracciate da avvocati e
commercialisti milanesi alcune "potrebbero rappresentare una
rivoluzione gentile ma fondamentale per tutta l'economia
italiana: l'aumento delle soglie di fallibilità, la previsione
di misure antiriciclaggio più stringenti ed efficaci, alcune
modifiche essenziali dell'istituto del concordato preventivo e
l'eliminazione dei sistemi presuntivi di quantificazione del
danno". (ANSA).
GRG-BRU
2021-06-10 10:38
MILANO: AVVOCATI-COMMERCIALISTI A GOVERNO, PROPOSTA PER GESTIONE CRISI IMPRESA =
Milano, 10 giu. (Adnkronos/Labitalia) - La pandemia e la crisi
economica che sta generando da 15 mesi e che si aggraverà nei prossimi
stanno obbligando il governo e il parlamento a rivedere le regole del
gioco delle crisi di impresa con la stessa sollecitudine con la quale
nell'ambito del pnrr si sta procedendo ad una riforma della giustizia
all'altezza delle sfide del rilancio che l'Italia potrà affrontare
anche grazie alle risorse del recovery fund. Il nuovo codice della
crisi dovrebbe entrare in vigore il 1° settembre 2021 e entro oggi 10
giugno verrà presentata dal gruppo costituito dall'Ufficio Legislativo
la relazione al ministero della Giustizia per la modifica del testo
attuale del codice.
In questa direzione e con questi tempi stringenti su un cambiamento
che inciderà non solo sulla gestione di questa fase critica ma su
tutta la vita delle aziende dei prossimi anni, l'ordine degli Avvocati
di Milano e l'ordine dei Commercialisti di Milano hanno scelto di
costituire un Gruppo composto da Maddalena Arlenghi, Carlo Alberto
Giovanardi, Luca Faustini, Gian Carlo Sessa, Giovanna Rango, Marcella
Caradonna, Giannicola Rocca, Corrado Ferriani, Marzia Provenzano,
Francesco Perrini, Giuseppe Munafò e Roberto Spada.
L'obiettivo è dare un contributo che nasce dalle rispettive competenze
per aiutare il governo in questa fase decisiva. Il documento
propositivo che ne è nato è stato inviato ieri sera alla ministra
della Giustizia Marta Cartabia, alla commissione ministeriale per le
proposte di interventi normativi al Codice della crisi d'impresa e
all'ufficio legislativo del ministero della Giustizia. Un documento
che indica alcune strade per una rivoluzione gentile nella gestione
positiva della crisi d'impresa. (segue)
(Lab/Adnkronos)
ISSN 2465 - 1222
10-GIU-21 16:48
MILANO: AVVOCATI-COMMERCIALISTI A GOVERNO, PROPOSTA PER GESTIONE CRISI IMPRESA (2) =
(Adnkronos/Labitalia) - "Siamo di fronte - afferma il presidente
dell'ordine degli Avvocati di Milano, Vinicio Nardo - ad una crisi
epocale, che colpisce l'economia e quindi la società italiana con la
pandemia, ma che nasce da problemi antichi allevati ben prima del
covid-19 anche da una normativa sulla gestione delle crisi aziendali
che ha alimentato in parte un mercato meno competitivo di quello di
altri Paesi. Come per moltissime altre situazioni, che coinvolgono noi
avvocati e quindi tutti i cittadini e tutte le imprese, adesso abbiamo
l'opportunità unica di correggere errori storici per favorire il
rilancio per uscire da questa crisi, ma in realtà per rimettere in
moto un Paese finalmente sui binari giusti".
"Per questo - spiega - abbiamo fatto squadra con gli amici
commercialisti per dare un nostro aiuto al lavoro di enorme
responsabilità che sta facendo il governo in questo momento,
consapevoli che non sono solo i soldi dell'Europa in gioco ma
l'occasione unica, che abbiamo solo adesso, di cambiare il nostro
Paese per i prossimi 50 anni e non per i 5 del pnrr e del recovery
fund.''
"Siamo molto soddisfatti - dichiara Marcella Caradonna, presidente
dell'ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di
Milano -dell'entusiasmo con cui i colleghi hanno aderito a farsi
portatori delle istanze del nostro territorio verso il legislatore.
Dal documento, infatti, emerge con evidenza la forte preoccupazione
per l'introduzione di una riforma non idonea al contesto e,
soprattutto, vengono spiegate, con spirito costruttivo, nel dettaglio
le motivazioni della richiesta del rinvio e le aree di potenziali
intervento". (segue)
(Lab/Adnkronos)
ISSN 2465 - 1222
10-GIU-21 16:48
MILANO: AVVOCATI-COMMERCIALISTI A GOVERNO, PROPOSTA PER GESTIONE CRISI IMPRESA (3) =
(Adnkronos/Labitalia) - L'analisi e le proposte di riforma avanzate
sono state ispirate ad una serie di cambiamenti di prospettiva che
verrebbero incontro alle imprese e quindi ai lavoratori e al futuro
del Paese. In particolare: la rivalutazione dell'impresa come bene
sociale, la rilettura della crisi aziendale con una cultura
aziendalistica oltre che legale, la protezione del valore della
continuità aziendale, l'attenzione ai capitali non finanziari delle
imprese, la riconsiderazione della liquidazione fallimentare
dimostratasi inefficiente rispetto al suo reale valore residuale, la
revisione di una disciplina della crisi che non scoraggi il rischio
d'impresa e quindi l'economia e, infine, la priorità ad una gestione
delle crisi aziendali che non distragga l'attenzione dall'economia
criminale che cresce nelle patologie ordinarie attuali.
Le proposte del gruppo dei due ordini professionali inviate al
ministero sono numerose e molto puntuali, nella chiave di una
rivisitazione radicale dell'approccio alla crisi d'impresa.
Tra le molte strade tracciate da avvocati e commercialisti milanesi
alcune nello specifico potrebbero rappresentare una rivoluzione
gentile ma fondamentale per tutta l'economia italiana: l'aumento delle
soglie di fallibilità, la previsione di misure antiriciclaggio più
stringenti ed efficaci, alcune modifiche essenziali dell'istituto del
concordato preventivo e l'eliminazione dei sistemi presuntivi di
quantificazione del danno.
(Lab/Adnkronos)
ISSN 2465 - 1222
10-GIU-21 16:48