Milano, 1 dicembre 2021 – L’Assemblea degli Iscritti per l’approvazione del Bilancio preventivo 2022 è stata l’occasione per fare il punto dei principali risultati ottenuti dall’Ordine di Milano nel 2021, anno nel quale alle oggettive problematiche legate all’emergenza sanitaria, si sono aggiunte quelle sollevate dalle “traversie” elettorali per il rinnovo delle cariche istituzionali, la cui sospensione – per due volte – ha creato un contesto normativo ed operativo particolarmente complesso.
«Pur tra mille difficoltà – ha dichiarato Marcella Caradonna Presidente ODCEC Milano nel corso dell’Assemblea degli iscritti, a cui hanno partecipato oltre 500 iscritti e tenutasi in modalità telematica, nel rispetto dei protocolli di sicurezza sanitaria – l’Ordine di Milano, grazie all’ impegno di chi, a vario titolo, ha lavorato nell’universo ordinistico, è riuscito a garantire il supporto e l’assistenza ai propri iscritti oltre che registrare importanti traguardi, tra cui: la crescita esponenziale dell’offerta formativa, l’incremento dei canali di comunicazione interna ed esterna, una maggiore difesa dell’immagine del commercialista contro forme di comunicazione lesive della nostra professionalità, il proseguimento del percorso di digitalizzazione e riorganizzazione dell’Ente e una più consolidata presenza sul nostro territorio, grazie a un dialogo più intenso con la Regione, il Comune, le Università e le principali istituzioni milanesi».
«Anche quest’anno, l’Ordine di Milano ha garantito una crescita delle attività di formazione, continuando con l’erogazione di un’offerta formativa di qualità in forma totalmente gratuita per gli iscritti», ha proseguito la Presidente Caradonna, ripercorrendo punto per punto gli obiettivi di mandato raggiunti.
«In tema di tutela dell’attività professionale e di contrasto alla denigrazione della professione, vale la pena di ricordare che nel solo 2021 sono state avviate diverse iniziative legali laddove venga lesa l’immagine della nostra categoria ed inoltre l’Ordine si è costituito ad adiuvandum in una causa per un compenso deliberato da un ente locale a favore di una collega», ha dichiarato la numero uno dei Commercialisti Milano.
«Particolarmente intensa anche la comunicazione esterna con interviste, articoli, partecipazione a trasmissioni televisive e radiofoniche, comunicati e note stampa per valorizzare il ruolo dei commercialisti nella società», ha poi proseguito la Presidente Caradonna. «Sul piano della digitalizzazione è da segnalare la nuova piattaforma con una navigazione semplificata e processi di automatismo per gli obblighi burocratici» ha commentato Caradonna.
«Ottimizzate anche le procedure interne per la gestione delle pratiche. Solo a titolo di esempio nel 2021, fino ad oggi, l’Ordine ha ricevuto e preso in carico una media di 200 telefonate giornaliere e sono oltre 3.300 le pratiche evase dall’ufficio albo», ha aggiunto la Presidente.
«La terribile esperienza del “Coronavirus” ha messo in luce quanto complesso sia, anche a livello professionale, gestire situazioni la cui durata e le cui evoluzioni non sono prevedibili. Per questo riteniamo che la richiesta (da noi avanzata già da tempo) di un riconoscimento del diritto alla malattia anche per noi commercialisti sia, prima di tutto, una battaglia di civiltà. Il periodo vissuto, del resto, ha sicuramente lasciato il segno in tutti noi e ora è necessario l’impegno di ognuno per cercare di attutire gli effetti che la pandemia ha generato a livello economico e sociale», ha continuato Caradonna.
Il tesoriere Odcec Milano Nicola Frangi ha poi illustrato le linee di formulazione del bilancio preventivo 2022 e ha sottolineato che “come l’anno scorso, le quote a carico degli iscritti previste per l’anno 2022 rimarranno invariate rispetto agli importi vigenti nel 2021”.
«L’Ente in questi ultimi anni – ha concluso la Presidente Caradonna – si è organizzato per rispondere ai più moderni principi di qualità che pongono come obiettivo la soddisfazione dei beneficiari del servizio: cioè gli iscritti e la collettività.
I commercialisti sono un valore per il tessuto economico e sociale del nostro territorio e l’Ordine, al centro di Milano, ne è il riflesso e la testimonianza».